Dunque eccoci qua. Una nuova testata, Oltre il ponte, che guarda alle trasformazioni sociali, all’ambiente, a quel che accade nel mondo della cultura e nello sport, e non ha paura di esprimere i suoi punti di vista sui temi più controversi del momento. Non vogliamo e non possiamo occuparci di tutto, ma navigheremo nel grande mare delle notizie che ogni giorno ci vengono proposte cercando di approfondire gli argomenti che ci sembrano più interessanti, o anche soltanto di proporli sotto una nuova luce.
Ci muove la curiosità. La stessa curiosità che speriamo abbia chi per scelta o per caso approderà sulle nostre pagine. Del resto non partiamo da zero. Oltre il ponte è l’erede di Segnavia 54, che si occupava soltanto di montagna. Quella vera, non quella patinata che va per la maggiore nelle televisioni e nei giornali. Segnavia 54 si era ritagliato un pubblico fedele e appassionato, che ci auguriamo voglia continuare a seguirci nella nostra nuova veste editoriale.
Perché Oltre il ponte? Il riferimento alla canzone sulla resistenza scritta molti anni fa da Italo Calvino e musicata da Sergio Liberovici non è casuale. Ma la nostra non è una scelta nostalgica. Oltre il ponte si spinge chi guarda avanti e vuole esplorare nuovi territori, senza perdere i riferimenti essenziali e senza dimenticare quello che nonni e padri hanno insegnato.
In un mondo che cambia molto in fretta, e non sempre in meglio, servono impegno, serietà e coerenza. Nei limiti delle sue forze, e con l’aiuto di amici e collaboratori, la redazione cercherà di garantirli.