Florence Foster Jenkins era una ricca ereditiera con la passione per l’opera. L’interessato entusiasmo dei musicisti e dei critici musicali che finanziava, compreso il grande Toscanini, la spinsero a tentare la strada del bel canto. Le sue pittoresche esibizioni divennero famose: il pubblico accorreva attirato dalla fama della cantante e si divertiva come a uno spettacolo comico. Ma nel 1944, dopo un concerto di beneficienza nella prestigiosa cornice della Carnegie Hall, l’autorevole critico del New York Post la definì la peggiore cantante del mondo, e lei, indebolita dalla sifilide che il suo primo marito le aveva trasmesso quando aveva diciotto anni, ebbe un collasso da cui non si riprese.
Da questa storia vera il regista inglese Stephen Frears ha tratto nel 2016 “Florence”, un film delizioso con Meryl Streep e Hugh Grant, che interpreta il devoto compagno e impresario St.Clair Bayfield. Irresistibile nelle parti leggere, con le lezioni di canto accompagnate da uno squattrinato e sbalordito pianista, il racconto tocca anche registri più dolenti, con la disperazione della protagonista che cerca consolazione nella musica e nella compagnia dei pochi amici veri che le sono rimasti. Vale davvero la pena di vederlo in lingua originale e sottotitolato per meglio gustare la splendida interpretazione dei protagonisti.
In questi giorni “Florence” è disponibile on line sulla piattaforma Miocinema.it, messa in piedi da alcuni distributori per aiutare gli esercenti in crisi a causa del Covid. Una parte delle contenute tariffe di noleggio – questo film costa 3,90 euro – va infatti a una sala cinematografica a scelta dell’utente. L’offerta è molto ricca, con pellicole d’autore, anticipazioni e interessanti presentazioni critiche. “Florence” fa parte del pacchetto “Merry Cinema”, una selezione di dieci commedie di qualità per festeggiare lo spirito del Natale con titoli che regalano spensieratezza, risate e anche un po’ di necessaria commozione.
gbg