Nella notte del 10 settembre 1944 il bombardiere americano “Miss Charlotte”, un B17 partito da Algeri per paracadutare aiuti alle formazioni partigiane della Valle Pesio, perse la rotta a causa del maltempo e si schiantò sul Gran Miol, in Valle Argentera. Per i nove uomini dell’equipaggio – il pilota John R. Meyers, il copilota Darl J. Heffelbower, il navigatore Ian S. Raeburn, il bombardiere Raymond L. Wilson, l’operatore Radio Ernest G. Kolln, e gli addetti alle mitragliere Donald C. Pullis, Robert B.Lloyd, Louis H.Simpson e Walter H.Bildstein – non ci fu scampo.
Che un aereo alleato fosse caduto quel giorno era cosa nota. Ma i dettagli della missione e i suoi sfortunati protagonisti si conobbero soltanto nel 1992, quando una associazione francese identificò i pochi resti dell’aereo. In seguito alcuni parenti dei caduti vennero in Italia per visitare il luogo dell’incidente, dove nel 2015 fu installata una targa commemorativa e nel 2016 è stata aggiunta una scultura in alluminio realizzata dagli studenti dell’International School of Turin.
Sull’ultimo volo di “Miss Charlotte” Alessandro Battaglino Angelo Chionna e Giorgio Perno hanno realizzato un docufilm che sarà presentato venerdì sette aprile presso il teatro dell’Istituto Sociale di corso Siracusa 10, a Torino. Qui ne proponiamo un brano con la lettera scritta dal navigatore Ian Raeburn alla madre prima del decollo.