Erano considerate una “zona depressa”, poi, come diceva l’indiscusso maestro del Barolo Bartolo Mascarello guardando con occhio infastidito le troppe ville e i capannoni industriali, sono diventate una “zona colpita da improvviso benessere”. Ma l’attenzione per l’ambiente sta crescendo, e il riconoscimento di patrimonio dell’umanità conferito dall’Unesco alle Langhe lo testimonia.
Non solo vino, dunque, ma storia, cultura, tradizioni. Sono lì, a disposizione di chiunque abbia voglia di scoprirle, nei paesaggi, nei paesi, nelle vecchie cascine. E la guida “Scoprire le Langhe” curata da Elio Sabena, Pietro Ramunno e Roberto Mantovani per Fusta Editore invita a farlo a piedi, lungo un percorso segnalato in sette tappe, che parte da Alba e torna ad Alba attraverso le colline del Barolo e del Barbaresco. Ce ne parla Roberto Mantovani.