La montagna più alta della Terra diventa protagonista alla mostra del cinema di Venezia. Il film d’apertura, fuori concorso, è infatti Everest, di Baltasar Kormàkur, attore, regista e produttore islandese che ha ha ottenuto importanti riconoscimenti critici – e un ancora più importante successo al botteghino – con 101 Reykyavik, e da allora non si è più fermato. Everest è ispirato al libro di montagna forse più famoso degli ultimi anni, Aria Sottile di Jon Krakauer, e racconta l’odissea di alcune spedizioni commerciali che nell’estate del 1996 dovettero fare i conti con un improvviso peggioramento delle condizioni atmosferiche e con l’impreparazione di una parte dei partecipanti. La loro ritirata dalla vetta, che avevano raggiunto con forte ritardo – diventò una disperata lotta per la sopravvivenza. Morirono 8 persone tra guide e clienti. Tra i superstiti c’era anche Jon Krakaurer, che si era aggregato a una delle spedizioni come giornalista, ma aveva un passato di alpinista e riuscì a scendere in tempo dalla vetta.
Il cast del film comprende Jason Clarke, Josh Brolin, John Hawkes, Robin Wright , Michael Kelly, Sam Worthington, Keira Knightley, Emily Watson e Jake Gyllenhaal. Il film è prodotto dallo stesso regista con Tim Bevan, Eric Fellner, Nicky Kentish Barnes, Brian Oliver e Tyler Thompson ed è presentato da Universal Pictures e Walden Media, in collaborazione con Cross Creek Pictures. Adattato per lo schermo da William Nicholson (Il gladiatore) e dal premio Oscar Simon Beaufoy (The Millionaire) è stato girato in Nepal sulle Alpi italiane e presso gli Studios di Cinecittà a Roma e i Pinewood Studios nel Regno Unito.