Storie mondiali, Italia 1990

E’ il mondiale delle notti magiche, degli occhi spiritati di Totò Schillaci. Il mondiale atteso da tutto il nostro paese per ritornare sul tetto del mondo. Si parte l’8 giugno con una sorpresa: l’Argentina di Maradona si fa battere dal Camerun nella gara inaugurale. La formazione guidata da Bilardo non brilla, vince con l’U.r.s.s. e pareggia con la Romania. Passa terza, come ripescata. L’Italia vince il proprio girone a punteggio pieno. Giochiamo bene, ma segniamo poco. Esplode il ciclone Schillaci che tutto quello che tocca tramuta in gol. Passa il Brasile più “europeo” della storia. Una squadra non spettacolare sicuramente più prudente, viste le ultime delusioni mondiali. Devastante il cammino della Germania: 4-1 alla Jugoslavia, 5-1 agli Emirati Arabi e pareggio 1-1 con la Colombia. I panzer girano attorno alla potenza e tenacia del loro uomo migliore: Lothar Matthaus. Passano Spagna e Belgio e Uruguay senza particolari squilli di tromba. Fatica l’Olanda di Marco Van Basten, che passa insieme all’ Inghilterra.

Ottavi: il Camerun elimina la Colombia, con due gol dell’eterno Roger Milla, il secondo con un regalo del pittoresco portiere colombiano Higuita. La Cecoslovacchia liquida la Costarica del giramondo Bora Milutinovic per 4-1. L’ Inghilterra elimina ai supplementari il Belgio con un gol di Platt. Stessa sorte per la Spagna eliminata dalla Jugoslavia. L’Irlanda elimina ai rigori la Romania: 5-4. Passiamo il turno anche noi contro l’arcigno Uruguay, le reti del solito Totò nazionale e di Serena. Milano ospita una delle classiche del calcio mondiale: Germania-Olanda, finisce 2-1 per i tedeschi con una vergognosa appendice tra Voeller e Rijkaard che si prendono a sputi. Derby sudamericano a Torino, l’Argentina affonda il Brasile. Una giocata straordinaria di Maradona innesca il biondo Caniggia che salta il portiere Taffarel e infila in rete. Il Brasile è fuori già agli ottavi! Un’altra delusione per il popolo carioca.

Quarti: l’Inghilterra ha la meglio sui leoni indomabili del Camerun, 3-2, una gara che si chiude con una scia di polemiche per l’arbitraggio del messicano Codesal. La Germania si limita, elimina la Cecoslovacchia con un rigore trasformato da Matthaus. Il solito gol di Schillaci ci permette di eliminare l’Irlanda e di proseguire il torneo. Passa anche l’Argentina, ai calci di rigore, contro la Jugoslavia.

Semifinali: Tre luglio a Napoli, è la notte magica che si tramuta nella notte della disillusione per l’Italia. E’ la notte di Italia-Argentina. Segna subito il nostro Salvatore della patria (Schillaci), non basterà. Una sventurata uscita di Zenga permette a Caniggia di firmare il pareggio. Supplementari e poi rigori. Goycoechea, portiere argentino, sale in cattedra: para i penalty di Donadoni e Serena e li nostro sogno finisce. Maradona è di nuovo il re nel suo San Paolo. Noi finiremo il mondiale a Bari, vincendo la medaglia di bronzo contro l’Inghilterra. che ha subito  la nostra stessa sorte perdendo ai rigori contro la Germania. Il guascone Gascoigne esce dal campo in lacrime, in finale ci vanno i tedeschi per vendicarsi della finale persa in Messico quattro anni prima contro l’Argentina.

Finale: Roma la ospita, noi italiani siamo diventati tutti tedeschi. Fischi durante l’inno nazionale argentino, Maradona risponde con il suo planetario “Hijo de puta”. La partita è bruttissima, Codesal si inventa un rigore per i tedeschi che Brehme trasforma. La Germania è campione del mondo per la terza volta nella sua storia. Un Maradona in lacrime e Matthaus che alza la coppa al cielo romano, queste sono le ultime due diapositive del mondiale delle notti magiche.

Marco Patruno

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