Novità a sinistra?

Adesso hanno anche un nome “Robe di sinistra”, e tra poco, se ne avranno la forza organizzativa,  una newsletter e un sito. Sono i firmatari dell’ appello che il 28 gennaio scorso, contro ogni aspettativa, ha portato all’Unione Culturale di Torino centinaia di delusi da quanto stava accadendo nella sinistra italiana dopo la sconfitta elettorale di settembre. Quell’incontro fu ricco di spunti di riflessione e si chiuse con la promessa di ritrovarsi per continuare a discutere. 

Comunque la si voglia giudicare, l’inaspettata elezione di Elly Schlein alla segreteria del PD è parsa al gruppo “Robe di sinistra” l’occasione giusta per riprendere il filo del discorso. Ecco quindi un nuovo appuntamento per sabato 25 marzo alle 10, sempre all’Unione Culturale di Torino, via Cesare Battisti 4b. Il tema è “Novità a sinistra?”

Ci siamo incontrati – spiegano gli organizzatori – sull’esigenza e il bisogno di una Sinistra ampia e sicura, capace di contrastare la destra e raccogliere il bisogno di giustizia e di uguaglianza sociale.

Consapevoli che la ricostruzione di un tessuto democratico e di percorsi di rappresentanza è impegno di lunga lena, pensiamo servano tempi lunghi.

Crisi della democrazia, della politica e degli stessi corpi intermedi, sostituiti da spinte populiste e da sovranismi semplificatori della complessità, sono fenomeni comuni a molti paesi e crescono da decenni.

Abbiamo espresso la volontà di favorire la rinascita della Sinistra, non costituendo formazioni nuove, o gruppi identitari, ma aprendo occasioni di analisi e confronto anche tra diversi, come siamo fin dall’origine di questo percorso.

Ora con questo spirito, di fronte all’elemento di novità espressa dalle primarie del PD e dalla elezione della nuova segretaria, vogliamo continuare il percorso di riflessione, analisi e se possibile anche di proposta che riteniamo strumento essenziale per ricostruire impegno e possibilità di incidere nella realtà.

Il compito che spetta alla Sinistra che vuole trasformare la società è impegnativo e richiede conoscenza delle trasformazioni sociali, dell’economia e degli orientamenti culturali di massa che sono intervenute, per ridefinire modalità di esercizio della politica e della partecipazione popolare.

Accanto alla scelta necessaria di programmi per uno stato sociale giusto e il superamento delle disuguaglianze, resta come compito primario la ricomposizione delle forze sociali di riferimento cui la politica deve riconnettersi, e la rimodulazione delle funzioni del partito come articolazione della società.

In questo cammino, che ci auguriamo avviato, ma di respiro lungo e che sta nelle aspettative anche dei tanti disaffezionati alla politica, può non essere inutile un contributo aperto che elabori esigenze, necessità e proposte“.

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