Ogni due anni il master di giornalismo Giorgio Bocca di Torino consente a venti giovani colleghi, selezionati con un concorso , l’accesso all’esame per diventare giornalisti professionisti. La frequenza del master è obbligatoria, e le lezioni teoriche e pratiche, tenute da docenti universitari e giornalisti esperti, sostituiscono i diciotto mesi di praticantato che fino a qualche anno fa erano l’unico metodo per entrare nella professione. All’inaugurazione dell’anno accademico è intervenuto tra gli altri il neopresidente dell’ordine dei giornalisti del Piemonte, Stefano Tallia. Questa è la sintesi del suo intervento, che volentieri pubblichiamo perché affronta alcuni dei nodi centrali della professione.
Quella che stiamo attraversando nel nostro mondo è una crisi drammatica dalla quale dobbiamo però essere in grado di cogliere le opportunità e possiamo farlo solo parlando del futuro, come è giusto e naturale fare rivolgendosi a una platea di giornaliste e giornalisti in formazione.
L’anno e mezzo di pandemia ha reso ancor più evidente l’importanza di una informazione qualificata e professionale, ma perché questa possa continuare a esistere è necessario che il tema torni al centro del dibattito pubblico del paese.
Serve che tutti gli attori del sistema facciamo la loro parte. La devono fare gli editori che non possono limitarsi a una politica di riduzione dei costi e devono invece investire e scommettere su nuovi modelli di business. La deve fare il mondo della politica, varando leggi di sistema che riequilibrino le risorse tra produttori e distributori di contenuti. E la devono fare naturalmente anche i giornalisti che non devono aver paura di percorrere strade innovative, perché tutte le professioni, anche la nostra, sono in continua evoluzione.
Un tempo si diceva che per far bene il giornalista è necessario consumare le suole delle scarpe: questo continua a essere vero ma non è sufficiente. Oggi serve anche la conoscenza di strumenti tecnici sempre più complessi e in continua evoluzione e dei quali è necessario saper sfruttare in pieno le potenzialità. Tutto questo non è semplice, ma è la sola strada per difendere l’informazione, bene essenziale della società democratica.
Alle studentesse e agli studenti che stanno per iniziare il secondo anno del master voglio dire che la strada per arrivare alla professione non sarà semplice, ma vale la pena di essere percorsa. Perché questa resta una professione bellissima e perché è bello e giusto non abbandonare mai i proprio sogni e le proprie ambizioni. Per conquistare il futuro, diceva slogan che ho frequentato nei miei anni giovanili, bisogna prima saperlo sognare.
Stefano Tallia, presidente dell’ordine dei giornalisti del Piemonte