Il piccolo regno montuoso del Bhutan (Druk Yul, 47.000 chilometri quadrati), nella catena dell’Himalaya, punta a un traguardo di notevole interesse. Thimpu, la capitale del Paese, disporrà presto di una mobilità totalmente elettrica. Lo ha annunciato il primo ministro Tshering Tobgay. La svolta riguarderà dapprima i veicoli governativi e, subito dopo si estenderà ai taxi e alle auto private, che verranno sostituiti con veicoli a emissioni zero assemblati in loco. Il premier Tobgay ha dichiarato: «Questo governo vuole trasformare Thimphu in un esempio da seguire per quanto riguarda la mobilità elettrica. Crediamo di avere i giusti requisiti». Grazie agli impianti idroelettrici, il Bhutan produce ogni anno circa 2 miliardi di KWh, la maggior parte dei quali vengono destinati al consumo indiano. Thimphu, con una popolazione di 120mila abitanti e un basso costo dell’elettricità è il luogo ideale per un progetto come questo. I percorsi da affrontare sono in genere brevi, e gli spostamenti dei residenti dipendono in larga parte da una flotta di 3500 piccoli taxi. L’introduzione di qualche centinaio di veicoli elettrici avrebbe perciò un impatto immediato, impossibile da ottenere nelle tradizionali metropoli. Lo stesso premier Tobgay ha dichiarato: «Metti 2000 di questi nuovi veicoli a Thimphu, e improvvisamente la capitale diventa una città elettrica».
Una lezione significativa promossa dall’Asia.