Sono almeno 600 le vittime accertate del forte terremoto che questa mattina ha colpito il Nepal con epicentro tra la capitale Kathmandu e la città di Pokhara. Ma potrebbero essere molte di più: la zona interessata è molto estesa, e da tutto il paese continuano ad arrivare segnalazioni di crolli e di persone sepolte sotto le macerie. Anche dal Pakistan e dall’ India vengono segnalati danni e vittime. Le scosse hanno raggiunto una magnitudo di 7,9 gradi, e si sono fatte sentire anche sulle montagne dove in questa stagione ci sono moltissimi alpinisti ed escursionisti.
Le prime notizie sono arrivate dall’Everest, dove ci sono state valanghe che hanno investito i campi intermedi e anche al campo base sono stati segnalati danni. Alcune cordate sono bloccate in parete perché le vie di salita attrezzate sono state spazzate via dalla neve. Qualcuno parla di otto di vittime, ma il bilancio potrebbe peggiorare. E l’Everest è soltanto una delle montagne interessate: sul Pumori sono crollati imponenti seracchi, e si teme che lo stesso sia accaduto in altre zone di grande interesse alpinistico.
Fino a questo momento non si hanno notizie di vittime italiane. Due alpinisti in attesa di salire sul Lothse, Annalisa Fioretti e Mario Vielmo, hanno fatto sapere di stare bene, e non sembra che la Piramide-laboratorio del CNR nella valle del Khumbu abbia subito danni.