Il massiccio dei Tre Vescovi, dove questa mattina si è schiantato per cause ancora imprecisate l’Airbus 320 della compagnia low-cost tedesca Germanwings, in volo tra Barcellona e Duesseldorf, raggiunge una altezza massima di 2818 metri, ed è una zona selvaggia delle Alpi di Provenza, molto amata dagli escursionisti che la percorrono utilizzando il tracciato e i posti tappa del sentiero GR56. Lungo gli ottanta chilometri del fiume Ubaye è inoltre possibile praticare sport acquatici come il rafting e il kayak.
Il massiccio si chiama così perché anticamente segnava il confine tra le diocesi di Digne, di Embrun e di Senez, e fa da spartiacque tra i bacini di tre fiumi. Il luogo dell’impatto è visibile su una parete rocciosa di difficile accesso, nel territorio del piccolo comune di Méolan-Revel. Tutto attorno ci sono i rottami dell’aereo, su cui viaggiavano 150 persone. Gli elicotteri e le squadre di soccorso che hanno raggiunto la zona a piedi sono al lavoro, ma la violenza dell’impatto porta ad escludere che possano esservi superstiti. Sembra invece che sia stata già ritrovata una delle scatole nere, essenziali per capire che cosa sia accaduto dal momento in cui i controllori di volo hanno perso ogni contatto con l’aereo, che avrebbe perso improvvisamente quota terminando la sua lunga planata contro la montagna. Un testimone che lo ha visto passare dice di aver subito capito che qualcosa non andava e che il pilota non sarebbe riuscito ad evitare l’urto.
A poche decine di chilometri dal luogo dell’incidente, sul monte Cemet nei pressi di Barcellonette, cadde nel 1953 un altro aereo, un Lockheed Constellation in volo tra Parigi e Saigon. Era notte, e l’aereo, un quadrimotore a elica, volava un po’ fuori rotta e troppo basso. Nello schianto morirono 42 persone. L’inchiesta attribuì l’incidente a un errore di navigazione. Nel disastro di questa mattina tutto fa pensare invece che i piloti abbiano dovuto fronteggiare una emergenza, forse una improvvisa depressurizzazione della cabina, e che non siano più riusciti a controllare la discesa.