Le corde – 3

Terza puntata sui danni da usura delle corde da montagna. Un altro post da leggere con attenzione. Nella prossima puntata: l’usura in laboratorio e in ambiente.

di Salvo Gianì – L’usura dovuta alle discese a corda doppia.
Un ulteriore studio, che in parte si ricollega a quello sul ruolo della camicia, è stato svolto presso la Torre della Commissione Materiali e Tecniche del Cai a Padova. Scopo della ricerca: quantificare l’effetto del numero di calate a corda doppia e del tipo di discensore sul decadimento della resistenza dinamica della corda. Sono state eseguite numerose serie di

Usura della camicia di uno spezzone di corda (si noti la caratteristica peluria) da 10.5 mm, dopo 49 calate consecutive in doppia per mezzo dell’Otto.
Usura della camicia di uno spezzone di corda (si noti la caratteristica peluria) da 10.5 mm, dopo 49 calate consecutive in doppia per mezzo dell’Otto.

calate a corda doppia da parte di un componente della Commissione di peso corrispondente alla massa standard Uiaa (80 chili). In totale sono state effettuate 114 discese. Per la sperimentazione è stata impiegata una corda abbastanza diffusa sul mercato, del diametro di 10.5 mm. I discensori utilizzati sono stati l’Otto e il Robot – attrezzo simile nel funzionamento alla piastrina GiGi o ai vari tipi di Tuber (secchiello). In entrambi i casi sono stati usurati spezzoni di corda con una successione di 1-7-49 calate. Sugli spezzoni sono stati effettuati sia l’osservazione visiva e al microscopio ottico, sia il test standard al Dodero (l’apparecchiatura di cui abbiamo già parlato in precedenza e di cui forniremo i dettagli al termine dei post sull’argomento corde).
Dall’esame visivo degli spezzoni, solo quello relativo alle 49 discese con Otto è risultato vistosamente danneggiato; era infatti ben visibile, anche ad occhio nudo, la presenza di quei filamenti rotti che danno origine alla caratteristica peluria superficiale della camicia. Un successivo approfondito esame, eseguito su diversi stoppini, ha portato a determinare un decadimento di resistenza a rottura pari al 35% circa, in perfetto accordo con la

Il risultato di un test come quello della foto precedente effettuato però con un discesnsore diverso: il Ro.bot
Il risultato di un test come quello della foto precedente effettuato però con un discesnsore diverso: il Robot.

percentuale di bave rotte contate sugli stoppini stessi. 
Questo risultato, preoccupante data l’importanza del ruolo svolto dalla camicia, è stato confermato dagli esiti dei test al Dodero. Dopo una cinquantina di calate con l’Otto, infatti, la resistenza dinamica della corda (vale a dire il numero di cadute sopportate al Dodero) si riduce all’incirca di 1/3. Ciò è solo in parte confortante perché, se da un lato ci porta ad estrapolare che anche dopo mille discese a corda doppia (difficilmente ipotizzabili nell’arco d’impiego di una corda) le prestazioni della corda potrebbero essere considerate ancora buone, ci segnala nondimeno quale può essere l’effetto del tipo di discensore usato. I test effettuati con il discensore Robot  non sembrano pregiudicare, infatti, la resistenza dinamica della corda. 
Da notare che le discese sono state effettuate a intervalli di 3 minuti circa una dall’altra, e che l’operatore è sempre sceso in maniera molto controllata.

Non bisogna perciò dimenticare che, nel caso di calate veloci e/o a strappi, anche l’effetto temperatura – generato dallo scorrimento troppo veloce del discensore sulle corde – è in grado di

Fig. 3: danni alla camicia dovuti all’effetto temperatura prodotto da calate in doppia troppo veloci, col discensore.
Fig. 3: danni alla camicia dovuti all’effetto temperatura prodotto da calate in doppia troppo veloci, col discensore.

produrre danni considerevoli alla camicia, paragonabili, seppur d’entità inferiore,  a quelli che si determinano nel trattenere una caduta con un freno (fig. 3).

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