“Le antiche vie” del britannico Robert Macfarlane, pubblicato da Einaudi, è il vincitore del premio ITAS del Libro di Montagna, giunto alla quarantaduesima edizione, mentre “Ti scriverò dai confini del cielo”, della canadese Tanis Rideout, pubblicato da Piemme, è stato premiato come migliore opera prima, e “I lupi arrivano col freddo”, della torinese Sofia Gallo, pubblicato da EDT-Giralangolo, si è imposto nella categoria dei libri per ragazzi.
Quello di Robert Macfarlane è un elogio del camminare che ha già riscosso significativi successi di critica e di pubblico. L’autore, percorrendo a piedi sentieri noti e piste meno battute di Inghilterra, Scozia, Palestina, Spagna, Tibet, riflette sui legami che esistono tra le strade e il pensiero dell’uomo. Legami che si perdono con gli spostamenti motorizzati del nostro tempo, ma si possono recuperare scegliendo antichi sentieri, che portano a luoghi ricchi di storia e di tradizione.
“Gli uomini – spiega Macfarlane – sono animali, e come tutti gli animali anche noi quando ci spostiamo lasciamo impronte: segni di passaggio impressi nella neve, nella sabbia, nel fango, nell’erba, nella rugiada, nella terra, nel muschio. È facile tuttavia dimenticare questa nostra predisposizione naturale, dal momento che oggi i nostri viaggi si svolgono per lo piú sull’asfalto e sul cemento, sostanze su cui è difficile imprimere una traccia”. Da non perdere.