Qualcuno ricorda ancora la vecchia Ferrovia delle Dolomiti? Era una ferrovia di montagna a scartamento ridotto, che funzionò dal 1921 al 1964. Collegava Calalzo, Cortina d’Ampezzo e Dobbiaco, e per quattro decenni costituì il principale mezzo di collegamento tra Cadore e Pusteria. Nata negli anni della Grande Guerra, quando gli opposti eserciti diedero vita a rudimentali ferrovie da campo, la Ferrovia delle Dolomiti venne ufficialmente inaugurata il 15 giugno del 1921. Nel periodo tra le due guerre fu considerata la miglior ferrovia italiana a scartamento ridotto. Insostituibile nella prima stagione postbellica per le popolazioni che scendevano nella pianura veneta alla ricerca di generi di prima necessità, il trenino fu utilizzato da un cospicuo numero di passeggeri, e arrivò a trasportare 7000 persone al giorno nel corso delle Olimpiadi di Cortina. Oltre a servire gli spostamenti dei valligiani, infatti, il trenino – a vapore in un primo tempo e successivamente a trazione elettrica – ebbe un ruolo di primaria importanza per lo sviluppo turistico dell’area dolomitica. Tutto ciò però non ne garantì la sopravvivenza e, con il dilagare della motorizzazione privata, la linea venne soppressa. Il pensionamento della ferrovia data 1964.
A oltre novant’anni dalla nascita della “Ferrovia delle Dolomiti”, una mostra ripercorre oggi attraverso immagini, video, modellini e plastici, la più che quarantennale storia della ferrovia Calalzo – Cortina – Dobbiaco. Attraverso un ricco apparato di foto d’epoca, modellini, cimeli e un video storico, la mostra testimonia i cambiamenti che il trenino portò nella vita quotidiana delle valli e l’importanza che ebbe nello sviluppo del turismo.
La mostra, allestita nella Alexander Girardi Hall di Cortina d’Ampezzo, è aperta dal 7 luglio al 30 settembre con il seguente orario: mattino: 0re 10.30 – 12.30; pomeriggio: 15.30 – 19.30. Chiusura settimanale: il lunedì. L’ingresso è libero.
Per info: tel. 0436.869086 www.ferroviadolomiti.it