Inverno e neve. Ma…

Tanta neve ovunque, e adesso c’è davvero bisogno di fare attenzione. Stamattina, poi, ci si è messo anche di traverso il vento, che soffiava impetuoso e faceva fumare le creste più alte. Ha ripulito il cielo, ma in compenso sta facendo danni e rendendo ancora più insicuro il manto nevoso. Comunque, oggi a salire in quota c’era da rifarsi gli occhi in un paesaggio davvero bello. Oltretutto si percepiva qualcosa di diverso. Hanno cominciato a cambiare la qualità e la tonalità della luce. Infatti le giornate B.hanno cominciato ad allungarsi e l’arco descritto dal sole nel cielo si è ampliato e, allo stesso tempo, si innalzato. Rispetto a un mese fa, la novità si nota abbastanza bene. Ma sta cambiando aspetto anche la montagna più bassa, quella dove la neve se n’è già andata o si è sciolta negli ultimi due giorni. Basta evitare l’auto e scendere lungo mulattiere e sentieri, per rendersene conto. Sotto i mille metri, gli anfratti rivolti in pieno sud si sono liberati dalla coltre bianca in poche ore, complici le temperature notturne non proprio “artiche”. E in qualche angolo ha già cominciato a occhieggiare qualche primula fiorita. Più in basso, poi, i segni che la stagione sta mutando sono ancora più evidenti, specie nel sottobosco. Tra le foglie secche cadute in autunno comincia a intravedersi qualche ciuffo d’erba più verde del solito. Piccole cose, segnali minimi. Indicano che la stagione invernale ha già passato il giro di boa e la natura non è più in letargo profondo, ma è passata a un sonno con qualche interruzione. Un sonno che presto si trasformerà in dormiveglia. Perché ci saranno ancora neve (le previsioni per i prossimi giorni lo dicono chiaramente), freddo, giornate brutte. Però, con la fine di febbraio, alle medie quote si comincerà a percepire un’aria diversa. Più in alto no, l’inverno durerà ancora a lungo. Ma sui pendii tra il fondovalle e il limite della neve, scegliendo l’esposizione giusta (sempre che la temperatura non scenda in picchiata), presto ci saranno di nuovo sentieri da calpestare e per gli escursionisti affezionati alla montagna sarà di nuovo ora di rimettere gli scarponi.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Potrebbero interessarti
LEGGI

Le imbottiture – 3

di Salvo Gianì – È l’ultimo post della serie relativa ai capi di abbigliamento. Come i precedenti, raccoglie…
LEGGI
LEGGI

30 anni fa Reinhard Karl

Reinhard Karl, classe 1946, di Heidelberg, è morto sulla parete sud del Cho Oyu il 19 maggio 1982.…
LEGGI
LEGGI

L’angelo della Mole

Se n’è andato due anni fa. Era nostro amico da sempre. Si chiamava Jvan Negro, era una guida…
LEGGI
LEGGI

Adieu Maurice Herzog

Giovedì 13 dicembre, all’età di 93 anni, in una casa di riposo di Neuilly-sur-Seine, in Francia, è morto…
LEGGI
LEGGI

L’uomo che giocava

Per chi ha voglia di cercare, e di conoscere, le montagne custodiscono tesori inaspettati. E in montagna si scoprono…
LEGGI