Il Trentino di Erri De Luca

di Margherita Griglio – Sarà presentato al festival internazionale del cinema di Roma (dal 9 al 17 novembre all’Auditorium delle musica) il film “Il turno di notte lo fanno le stelle”, tratto dall’omonimo racconto di Erri De Luca (edito in ebook da Feltrinelli), e ambientato tra le montagne del Trentino: le Dolomiti della Val di Fassa, passo Pordoi, col Rodella, rifugio Vajolet e Salei, Soraga e Rovereto.

Una bella storia di cuore, in tutti i sensi. Due persone, interpretate da Nastassja Kinski e Enrico Loverso,si incontrano nel reparto di terapia intensiva di un ospedale: lei aspetta la sostituzione di una valvola cardiaca, lui un trapianto. I due solidarizzano e decidono che, se tutto andrà bene, andranno insieme a scalare una montagna: il voto sarà realizzano perché gli interventi chirurgici andranno bene. Con loro, nelle Dolomiti, c’è anche l’attore Julian Sands.

La regia del film è di Edoardo Ponti (figlio di Carlo e Sofia Loren) la produzione è americana (produttrice esecutiva è Silvia Bizio, giornalista di Repubblica da Los Angeles) con molte sponsorizzazioni trentine: Trentino Film Commission e Trentino Marketing, Pasta Garofalo e Montura Sport.

Erri De Luca sembra molto soddisfatto della versione cinematografica del suo racconto che, spiega, come sempre è legato a fatti reali. <Avevo sentito una storia di due scalatori che avevano sciolto un voto – ha spiegato – E poi io stesso, qualche anno fa, sono passato attraverso un triplo infarto: mi si fermò il cuore più volte e così mi misero dei divaricatori. Due mesi dopo ero già in montagna. A scalare>.

<Sono davvero contenta di aver potuto fare questo film – ha detto Nastassja Kinski – Ricordo in particolare me ed Enrico sospesi nel vuoto, altissimi, in una scena che fino ad allora avevo visto solo nei documentari, e abbiamo iniziato a ridere a più non posso. E’ stato fantastico>. Entusiasta il regista, Edoardo Ponti, che ha spiegato le difficoltà di girare in parete, dovendo ridurre la troupe al minimo indispensabile e rinunciando completamente agli effetti speciali: < Si toglie il peso del dubbio a fare le riprese in queste condizioni, si agisce d’istinto>.

Il film, un cortometraggio di 18 minuti, che sarà distribuito da Feltrinelli in uno speciale cofanetto, è caratterizzato da messaggio forte: il dono, inteso come donazione di organi, ma non soltanto.  <La parola dono – commenta de Luca – potrebbe essere il sottotitolo ideale di questa produzione. Dono è qualcosa che mette pace nello squilibrio del mondo e restituisce pezzetti di giustizia. Donando il proprio sangue, il proprio tempo il mondo potrebbe essere un posto migliore>.

Nel frattempo è attesa l’uscita, sempre per Feltrinelli, del nuovo libro di Erri De Luca che si intitolerà “La notte dei numeri”, un altro romanzo che affonda nella memoria: racconta l’attesa del capodanno da parte dei bambini che intanto giocano con la tombola.

Ma abbiamo ancora forte il sapore del recente “Il torto del soldato “ (Feltrinelli, 88 pagine euro 11), con le immagini forti costruite con parole scelte per sottrazione, tagliate come pietre e piantate come macigni in una terra seminata di figure.

<Uno che passa il suo giorno a frugare rocce a quattro zampe ha un mucchio di tempo per contarsi storie. Fa bene a sera mettersi a sedere e farsene raccontare da qualche libro di buona fattura, Mi tengo compagnia con la scrittura che faccio, ma spalanco gli occhi e ritorno a una stanza di Montedidio, quando mi metto a leggere>. (pag. 15).

Un consiglio di lettura, davvero, così come per tutti i libri di Erri De Luca. Formidabile la prima pagina di “E disse”: <Scalava leggero, il corpo rispondeva teso e schietto all’invito degli appigli, il fiato se ne stava compresso nei polmoni e staccava sillabe di soffio seguendo il ritmo di una musica in testa. Il vento gli arruffava i capelli e sgomberava i pensieri. Con l’ultimo passo di salita toccava l’estremità dove la terra smette e inizia il cielo. Una cima raggiunta è il bordo di confine tra il finito e l’immenso>.

E’ Mosè, il primo alpinista, che scalzo sale sul Sinai, iniziando così – sono parole di Erri De Luca – il suo corpo a corpo con la più potente manifestazione della divinità.

2 comments
  1. ringrazio Margherita Griglio e segnalo una precisazione: la produzione esecutiva è stata affidata alla società trentina Decima Rosa e la produzione vera e propria è della OH!PEN di Paola Porrini Bisson e Silvia Bizio, con sede a Los Angeles.
    Arrivederci al Festival del cinema di Roma per il 10 novembre per la proiezione della prima assoluta di “Il turno di notte lo fanno le stelle”.

  2. Grazie a Erri De Luca per la precisazione, che accogliamo con una punta di orgoglio per aver destato il suo interesse. Arrivederci al festival di Roma, dove speriamo di trovare anche altri film ambientati in montagna.

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