di Maurizio Puato – Mancano 48 ore alla scalata della Mole Antonelliana, l’evento che celebra i 150 anni del monumento-simbolo di Torino. Nemmeno quando dovevo provare un tiro duro, mi sentivo così teso ed emozionato. Nonostante la via sulla Mole sia soltanto 6a, sono tesissimo. Forse per le aspettative che si sono fatti i media e la gente. Forse perché la scaleremo al quasi buio e di sicuro freddo. Forse perché mentre cercherò di salire nel modo migliore che potrò, sarò collegato telefonicamente con lo speaker e dovrò raccontare cosa sto facendo, e soprattutto su cosa lo sto facendo. Forse perché uno degli organizzatori in privato mi ha confessato: «Se scala “quello Bravo e conosciuto” ci metto la faccia; se lo fai tu no, mi chiamo fuori».

Oggi abbiamo passato tutta la giornata a preparare gli ancoraggi: soste e punti di assicurazione. Siamo saliti e scesi non so più quante volte. La via l’abbiamo pulita e provata e vi assicuro che è molto più bella di tante vie che ho fatto in montagna: spigolo di 40 metri di splendido granito, strapiombino e ribaltamento su un tettino, ingresso nel tricolore e successiva colonna, sempre di fantastico granito, ribaltamento su una piccola cengia e sono al timpano. Strapiombo che obliqua a destra e altro ribaltamento. Sono sul tronco di cono dal quale si passa dalla pianta quadra della lanterna alla pianta tonda della guglia. Da qui iniziano 80 metri di canne di granito e tettini, fino al raggiungimento del cono sommitale sul quale è piantata la stella più alta di Torino e la più bassa del firmamento, quella che si può toccare. Tutto questo come se si fosse su una vera, naturale parete rocciosa di una montagna, c’è persino uno splendido falco pellegrino che, a ogni nostra salita, ci gira intorno e ci urla nella sua lingua che ce ne dobbiamo andare. Io gli rispondo nella mia lingua, e gli dico che ci dovrà sopportare solo per qualche ora e poi ce ne andremo. Andremo a festeggiare insieme agli amici torinesi che sono rimasti sotto al freddo, col naso all’insù per vederci scalare il monumento simbolo di Torino che compie 150 anni. Insomma sarà in tutto e per tutto una grande festa per Torino, con solo una nota fuori posto: insieme a me e a Renzo avrebbe dovuto esserci in nostro socio e amico Ivan Negro, quello che per anni è stato il vero Angelo Custode della Mole Antonelliana.
La scalata della Mole inizierà alle 19 di sabato 15 dicembree durerà poco meno di un’ora. Sarà scalata a tiri alterni (4 tiri) partendo da quota +45 fino a quota +167. Organizzato da Espress Edizioni, l’evento sarà visibile da sotto la Mole in diretta e con maxi schermi in via Montebello e piazza Castello, diretta Rai (che cooproduce l’evento) e in streaming sul sito de “La Stampa”.