I ghiacciai italiani? Rispetto al 1962 sono aumentati di numero, ma la loro superficie complessiva si è ridotta del 30%. Lo dice il nuovo catasto dei ghiacciai nazionali, compilato a cinquantatré anni di distanza dal precedente con il supporto scientifico del comitato glaciologico italiano e il coordinamento del geografo Claudio Smiraglia. I rilievi, che peraltro hanno ricevuto anche qualche critica a causa delle eterogeneità dei criteri utilizzati, sono stati effettuati a partire dal 2012, facendo un largo uso della fotografia aerea.
I ghiacciai erano 835 nel 1962. “Oggi – spiega Smiraglia – sono 903 perché molti ghiacciai si sono spezzettati. E la superficie ricoperta dai ghiacci è diminuita. Nel 1962 erano 527 chilometri quadrati, ora sono appena 370, e si stima che ogni anno si registri una ulteriore perdita di circa 300 ettari”.
Quasi tutti i ghiacciai sono sulle Alpi. Uno solo, il Calderone, è sull’Appennino abruzzese, ma ricopre appena quattro ettari di territorio. Sempre secondo il catasto le perdite più significative sono state registrate in Friuli e in Piemonte.