Fiumi senz’acqua?

Nei torrenti delle valli alpine e nei fiumi, la sottrazione d’acqua, causata in estate soprattutto dai canali irrigui o dalle centrali idroelettriche, provoca la distruzione degli ecosistemi fluviali e il peggioramento netto della qualità delle risorse idriche. Impedisce gli usi sociali, ricreativi e culturali delle aste fluviali. Privatizza una risorsa a fini di profitto, scaricando sulla collettività i danni ambientali. In molti casi non vengono rispettate le leggi che prescrivono il rilascio di un certo quantitativo d’acqua (DMV-Deflusso Minimo Vitale) a valle delle derivazioni irrigue o idroelettriche.La campagna Fiumi senz’acqua 2012, promossa da Legambiente, CIPRA Italia, Dislivelli e Pro Natura, con la partecipazione attiva e determinante di tutta una serie di associazioni di tutela ambientale, di canoisti, di pescatori, di escursionisti, ecc.,  ha lo scopo di segnalare i casi in cui ai fiumi e ai torrenti viene sottratta tutta o quasi tutta l’acqua che costituisce per loro fonte di vita.

La campagna Fiumi senz’acqua 2012 si basa sull’impegno di tutti coloro, cittadini e associazioni, che hanno a cuore la buona salute dei nostri fiumi e torrenti. Le segnalazioni raccolte serviranno a sollecitare le autorità competenti a un maggior controllo delle derivazioni, a prendere provvedimenti immediati e a migliorare la pianificazione e la salvaguardia della risorsa acqua.

Si partecipa alla campagna segnalando le situazioni in cui i corsi d’acqua siano completamente messi in asciutta o presentino un’evidente carenza idrica (ad esempio: l’acqua non scorre più, ci sono molti pesci concentrati in alcune pozze, ecc.). Bisogna allora compilare la scheda di segnalazione, scaricandola da questo indirizzo: www.legambientepiemonte.it/fiumiinsecca.html  e spedirla, via mail o per posta, ai: fiumisenzacqua@legambientepiemonte.it  oppure: Legambiente Piemonte, via Maria Ausiliatrice 45, 10152 Torino;  è consigliabile allegare una o due foto di quanto rilevato.

Le schede di segnalazione pervenute verranno poi inviate, a cura dei promotori, alle autorità competenti per il controllo e la pianificazione dell’uso delle risorse idriche e per la tutela dell’ambiente. Al termine della campagna tutte le segnalazioni verranno raccolte in un dossier, reso pubblico nel modo più largo possibile per sollecitare concreti interventi a tutela dei corsi d’acqua. Nel dossier verranno indicate tutte la associazioni che hanno contribuito alla campagna. Naturalmente, in caso di emergenza, chi fa la segnalazione è anche invitato ad avvertire immediatamente le autorità competenti, allertando Carabinieri, Corpo Forestale dello Stato, servizi di vigilanza ambientali delle Province e delle Regioni, ecc.

 

 

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