Donne e lavoro sui monti

Donne1Nel corso della prima rivoluzione industriale parte della montagna e la campagna si sono svuotate per riempire gli agglomerati urbani alla disperata ricerca di un lavoro. Oggi lo scompaginamento del tessuto produttivo assestatosi nell’ultimo dopoguerra sta originando un fenomeno opposto, magari minoritario, ma di crescente interesse: il ripopolamento delle zone montane, con l’avviamento di attività legate alla tradizione: allevamento e agricoltura, ad esempio, stanno tornando settori appetibili, sia per la possibilità di ricavi e redditi in un momento di depressione economica, sia per la prospettiva di una vita più a contatto con l’ambiente naturale. Ma anche l’artigianato di montagna, o il settore dell’accoglienza stanno conoscendo un ritorno, sia con forme legate alla tradizione che con modalità creative e innovative.

In questo panorama di profondo e radicale mutamento economico e sociale si inserisce la situazione lavorativa delle donne, il cui tasso di occupazione a livello nazionale non raggiunge, secondo dati ISTAT, il 50%, trovandosi cioè 12 punti percentuali sotto la media Ue. Eppure i dati del Rapporto Istat 2013 dicono anche che sempre più donne, rispetto al passato, sono in cerca di lavoro.

Nel 2012 le donne che lavorano sono aumentate di 110mila unità rispetto al 2011. Su dieci persone che “escono” dall’inattività, sette sono donne, anche a causa di nuove strategie familiari per affrontare le ristrettezze economiche indotte dalla crisi.

Donne 2Ecco dunque che in questo quadro di trasformazione del tessuto produttivo la montagna assume una valenza del tutto nuova, rispetto al recente passato. E diventa, per le donne, una sfida
a conciliare tradizione e nuova creatività, per reinventarsi un futuro che sappia andare oltre la crisi della contemporaneità.

L’Accademia della Montagna del Trentino ha deciso di raccogliere questa sfida, e di esplorarne a fondo opportunità, implicazioni e rischi, in un convegno che metterà a confronto amministratori, tecnici, associazioni di categoria, e testimonianze dirette di donne che hanno scelto di fare della montagna il proprio futuro.

Il convegno DONNE E LAVORO IN MONTAGNA – Creatività Competenza Innovazione Tradizione (Trento, sabato 30 novembre 2013, ore 9 – 17, Sala del Consorzio dei Comuni, via Torre Verde 23) cercherà di fare il punto della situazione per quanto riguarda l’imprenditoria femminile in montagna, nella radicata convinzione che solo con una lucida conoscenza e comprensione dei fenomeni in atto sia possibile dare il via a buone pratiche, e a percorsi di trasformazione che portino frutti duraturi.

«Della montagna si ha talvolta un’idea astratta: la si pensa in termini folkloristici o retorici, si tende a idealizzarla o a considerarla un’opportunità di evasione» ha detto di recente Annibale Salsa, presidente del Comitato Scientifico di Accademia della Montagna del Trentino. «In realtà dietro questa apparenza c’è ben altro: c’è la sfida di un territorio fragile sottoposto al rischio della marginalità. Una marginalità che è  tale solo  quando  la  montagna viene dimenticata, quando prevale la cultura della resa. Ma mai come in questo momento per le Alpi, per la Montagna, le condizioni di cambiamento ci sono tutte: la crisi economica, le nuove tecnologie, il ritorno al settore primario… per la Montagna è tempo di un nuovo Rinascimento».

L’iscrizione al convegno è possibile attraverso il sito di Accademia della Montagna (www.accademiamontagna.tn.it), seguendo il percorso Attività, — Donne e lavoro in montagna — Modulo iscrizione. Per informazioni: Accademia della Montagna del Trentino segreteria@accademiamontagna.tn.it – tel. 0461.493175.

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