Venerdì 30 marzo, a Pedavena (BL), l’associazione ambientalista Mountain Wilderness e la società impiantistica Società Marmolada s.r.l. hanno presentato alla stampa uno storico accordo che rilancia la fiducia in prospettive di sviluppo e qualità nelle valli Pettorina e Fassa. Si tratta di un evento storico. È rarissimo, infatti, che ambientalisti e impiantisti trovino linguaggi comuni, tanto stretti da portarli a siglare un vero e proprio

documento d’area che raccoglie e rende concreti l’insieme dei principi della conservazione e dello sviluppo sostenibile presenti nei protocolli della Convenzione delle Alpi. Nel documento si indica un futuro basato:
– sul rilancio del turismo in decine di nicchie finora sottovalutate;
– sulla conservazione del paesaggio e della biodiversità come elemento di pregio e qualità, Rete Natura 2000);
– sul risparmio energetico;
– sulla mobilità pubblica e sul rilancio della ferrovia;
– su una razionalizzazione dell’area sciabile anche attraverso un collegamento fra zona veneta e quella trentina;
– sul superamento della politica delle seconde case;
– sulla formazione nel lavoro, nelle professioni e nel rilancio dei servizi pubblici in montagna (salute, assistenza, sostegno alla famiglia, nuovi lavori, innovazione tecnologica);
– sull’agricoltura di montagna e sulla selvicoltura.
Solo pochi mesi fa un simile accordo sarebbe stato impensabile, ma gli attori protagonisti hanno preferito superare vent’anni di aspro conflitto lasciando alle spalle i rancori e offrendo invece alle comunità locali e alla politica un servizio, una proposta che ha come ambizione la costruzione di nuovi lavori per dare fiducia ai giovani, per mantenere viva la montagna, per portare alla Marmolada la dignità che le spetta.
Tutto era cominciato con il blocco dell’eliski a fine dicembre: da quel momento la fiducia fra l’imprenditore e gli ambientalisti si è consolidata al punto da portarli a confezionare e alla presentazione di un progetto tanto ambizioso.
Ora è necessario che altri attori arricchiscano questo tavolo di lavoro: imprenditori, cittadini, volontari, istituzioni tutte finalmente unite. E specialmente è necessario attuare almeno parte del progetto in tempi brevi. La silenziosa Marmolada, che tante offese ha anche dovuto subire, sta cominciando a sorridere.