Presentazione di un nuovo libro, uscito in prima edizione nel 1996 per i tipi di De Agostini e ora integralmente rifatto. Si tratta di “Goretta e Renato Casarotto. Una vita tra le montagne”, di Goretta Traverso (Alpine Studio, Lecco 2012, 270 pp., con foto b/n e a colori, 19.90 euro). Questo il tema della serata che si tiene martedì 11 novembre a Vicenza, organizzato dalla sezione locale del Club Alpino, presso l’Aula Magna dell’Istituto tecnico-industriale Rossi. All’incontro, che non intende essere una commemorazione ma un ricordo e una rilettura dei 18 anni di alpinismo di Casarotto, sarà presente Goretta Traverso, per molti anni moglie di Renato, gli accademici Piero Radin e Giacomo Albiero, compagni di cordata del famoso alpinista vicentino, e Roberto Mantovani.
Classe 1948, Renato Casarotto fu uno dei massimi interpreti dell’alpinismo mondiale nei decenni 1970-1980. Scomparve, in seguito alla caduta in un crepaccio, il 16 luglio 1986, ai piedi del K2. Tra le sue più belle scalate, la via nuova in solitaria sulla parete nord del Huascarán Norte, in Perù, nel 1977; la prima ascensione (sempre in solitaria) del pilastro nord est del Fitz Roy, in Patagonia, nel 1979; il lungo concatenamento in solitaria invernale del Trittico del Frêney, dal 1° al 15 febbraio 1982. Poi la prima invernale del Diedro Cozzolino al Piccolo Mangart di Coritenza, nelle Giulie, a cavallo tra 1982 e 1983; lo sperone settentrionale del Broad Peak Nord, in Pakistan, sempre da solo, nel 1983; la famosa Ridge of no return al Mount McKinley, nella primavera del 1984. Pagine leggendarie di grande alpinismo che vale ancora la pena di ascoltare, per capire il recente passato e provare a ragionare sul futuro dell’andar per monti.
L’invito per la serata è valido anche per i non vicentini e a quanti voglio rivivere le grandi avventure di Casarotto sulle Dolomiti e sulle più alte montagne del mondo.