La presidenza delle Convenzione delle Alpi per il biennio 2015-2016 è stata assunta dalla Germania, che sembra intenzionata a fare le cose sul serio. Spesso criticata per l’ eccesso di burocrazia che regola la sua attività, la Convenzione è un organismo che raccoglie tutti gli stati che insistono sull’arco alpino, e potrebbe fare molto per garantire lo sviluppo sostenibile di un territorio straordinario, ma fragile. Berlino e Monaco, le città capofila dell’impegno tedesco, promettono di affrontare questioni centrali come la connessione ecologica, il turismo sostenibile, l’edilizia energeticamente efficiente, la difesa del suolo e delle foreste montane. Nel dicembre 2015, a Parigi, si aprirà un tavolo negoziale per un nuovo accordo globale sul clima. In quella occasione la Convenzione delle Alpi dovrà presentare proposte per un approccio adeguato al problema. Per questo – promettono i tedeschi – il filo conduttore del biennio sarà l’impostazione di un’“economia verde”, con l’obiettivo di promuovere nell’arco alpino un’economia a bassa intensità di carbonio, efficiente dal punto di vista delle risorse e socialmente compatibile.