di Victor Serge – Diciamocelo. Non è che i libri di montagna siano sempre ben scritti. Possono essere interessanti, e spesso lo sono. Possono essere coinvolgenti. Possono toccarci nel profondo, e influenzare il nostro modo di vivere le terre alte. Ma quasi mai la scrittura corre via veloce, e ci invoglia ad andare avanti, pagina dopo pagina, fino all’ultimo rigo dell’ultimo capitolo.
“Volevo solo amarti”, della guida alpina e scrittore Alberto Paleari, appena pubblicato da Vivalda, è una felice eccezione. Storia strana, quella della guida Cristiano Saracino, che si rifugia a Chamonix dopo un disastro matrimoniale e qui incontra una bella e aggrovigliata cliente. Per due volte l’accompagnerà sul Monte Bianco, per vie di media difficoltà raccontate con sobria dose di particolari tecnici, prima di trovarsi coinvolto in una vicenda che lo costringerà a fare i conti con se stesso.
Il nostro eroe è tutt’altro che un eroe, e fin dalla prima pagina, innamorato com’e’ del suo fisico bestiale, risulta un po‘ antipatico. Più avanti le cose, complice anche uno squallido episodio in un rifugio, non migliorano. Ma sono in chiaro scuro anche i personaggi femminili che gli stanno intorno, la bella Marion, la devota Sylvie, la moglie fedifraga Lorena. Una scelta che aiuta Paleari ad uscire dallo scontato di una storia di per sé esile e di difficile classificazione letteraria.
Altro non diremo, per non guastarvi la lettura, che per l’appunto scorre veloce e senza scosse. Con le sue centocinquanta pagine, e un prezzo di 17 euro, il volume si adatta bene alla patella dello zaino, e può essere un ottima scelta per una gita che preveda un paio di pernottamenti in rifugio.
1 comment
Vorrei ringraziare Victor Serge per la recensione del mio libro. Cordiali saluti e auguri di buon lavoro a tutta la redazione.
Alberto.