Una ghiotta occasione per chi ama la montagna. Consapevoli delle restrizioni imposte dal Covid, gli organizzatori del Trento Film Festival, forse il più importante appuntamento italiano dedicato ai film di alpinismo, avventura e esplorazione, hanno deciso di rendere disponibili on line tutte le opere che verranno presentate nella sua sessantottesima edizione, che inizia oggi. Sarà possibile acquistare i singoli film per 4 euro, o l’intera selezione con un abbonamento da 20 euro, mentre la visione degli oltre 40 corti sarà gratuita. Ogni film sarà disponibile il giorno successivo alla presentazione al Festival e avrà un numero limite di 500 spettatori, dunque è consigliabile prenotare il proprio posto per tempo sulla piattaforma online.trentofestival.it, dove sono anche spiegate nel dettaglio le modalità della fruizione.
La piattaforma sarà inaugurata da “Cholitas” di Jaime Murciego e Pablo Iraburu, che racconta la scalata dell’Aconcagua realizzata da cinque indigene boliviane, con i loro abiti colorati e le tradizionali bombette. Una impresa di tutto rispetto, perché l’Aconcagua, con i suoi 6962 metri, è la montagna più alta delle Ande. La via normale non ha grandi difficoltà tecniche, però il rischio è sempre presente a causa dell’altezza e degli improvvisi mutamenti del tempo. Ma l’ascensione non è stata importante soltanto dal punto di vista alpinistico.
Il termine “cholitas”, in Sud America, è quasi spregiativo: indica le donne del popolo di origine india, abituate a faticare sulle montagne per aiutare i loro mariti impegnati come guide per le spedizioni. Cuoche e portatrici, mai queste donne si erano spinte sulla vetta. La decisione di impegnarsi nella salita, dunque, è il simbolo di un mutato atteggiamento e di una rivalsa. Come dice una di loro nel film, questa salita le ha fatte sentire libere di essere se stesse , e ha infranto i vincoli di una cultura che da sempre le ha relegate in un ruolo subordinato e sottomesso. Da vedere.
gbg