Un giornalista è ufficialmente in pensione soltanto dopo aver scritto un libro, meglio se giallo. Così ho pensato di mettermi in regola con “Redattore ordinario”, una storia ambientata nella Torino degli anni Ottanta, tra malavitosi e politici corrotti. Il protagonista è un giovane cronista di nera senza nome, ma facilmente identificabile guardando il video allegato.
La cosa incredibile è che un benevolo editore, le Edizioni del Capricorno, lo abbia apprezzato e inserito nella collana “Piemonte in Noir”. Così da domani chi vuole potrà comperarlo in tutte le edicole piemontesi in abbinamento con la Stampa, mentre nelle librerie arriverà soltanto il giorno dopo.
Come d’uso in questi casi l’autore ringrazia chi gli è stato vicino, e chi lo ha aiutato nella preparazione del manoscritto per la pubblicazione. Consideratelo fatto. Vorrei invece dedicare queste righe ai miei nipoti. Ai due che ci sono già, e al terzo in arrivo.
Battista Gardoncini
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Grande BATTISTA. C’ERAVAMO, ECCOME!, NEGLI ANNI OTTANTA……