“Forza maggiore”, in questi giorni nelle sale, è ambientato in montagna, in una modernissima stazione sciistica dove tutto è stato progettato per rendere confortevole e priva di pericoli la vacanza degli ospiti di un lussuoso resort. Si scia, si mangia, ci si diverte. Ma una valanga provocata artificialmente si avvicina pericolosamente alle famiglie che guardano il panorama da una terrazza. Il pulviscolo li avvolge, e mentre la madre cerca come può di mettere al sicuro i figli, la prima reazione del padre è la fuga.
Il resto non ve lo raccontiamo, ma da quel momento nulla sarà come prima.
Nel film del regista svedese Ruben Oestlund la montagna è in realtà un pretesto per raccontare le distorsioni della società contemporanea e le tensioni della vita di coppia. Una idea riuscita, premiata a Cannes e in corsa per i Golden Globe e gli European Film Awards. E soprattutto, cosa piuttosto insolita per un film ambientato in montagna, un successo al botteghino.