Il Torino Film Festival è al via per una settimana di cinema che – omaggio al grande Marco Ferreri? – si presenta come una Grande abbuffata. Da oggi al 3 dicembre 173 film ( 135 lungometraggi, 14 mediometraggi, 24 cortometraggi, 81 anteprime mondiali, 10 anteprime internazionali, 4 anteprime europee e 56 anteprime italiane)! A ospitare il pubblico le sale dei cinema Massimo, Greenwich e Romano ( più il Centrale per le proiezioni riservate alla stampa) e una inaugurazione degna dei bei tempi passati al Teatro Regio. A completare il quadro appuntamenti anche alla Mole, all’Ambrosio, alle Gallerie d’Italia , al Teatro Astra e alla Cavallerizza Reale che per una settimana sarà Casa Festival.
L’impegno del direttore Steve Della Casa ( tra i fondatori nel lontano 1982 dell’allora Festival Cinema Giovani e già direttore della kermesse dal 1999 al 2002) è quello di riportare il pubblico in sala e dalle prevendite online la scommessa – almeno per i titoli più attraenti- sembrerebbe già vinta.
Il TFF si conferma un piatto ricco per i cinephiles di tutte le età: per loro tra sabato e lunedì anche le masterclass a ingresso libero con Paola Cortellesi ,Toni Servillo , Mario Martone ,Pilar Fogliati, Giovanni Veronesi e Malcolm McDowell.
12 i film del concorso internazionale ( opere prime o seconde) in arrivo da Giappone, Romania, Canada,Stati Uniti, Svizzera, Ucraina, Nicaragua, Francia, Spagna, Argentina, Italia e Serbia. Una selezione che potrebbe rivelare belle sorprese e scoperte . Tra i titoli più intriganti il giapponese Nagisa e dagli Stati Uniti War Point sui nativi americani, già Camera d’or a Cannes.
I documentari e i corti- internazionali e italiani, in concorso o ospiti- sono tra le proposte più interessanti del festival. Film che raramente trovano spazio nelle sale e che offrono punti di vista originali sul reale e sperimentazioni di linguaggio innovative. Un esempio l’appuntamento di sabato 26 novembre alle 16.30 con Tre Punto Sei di Nicola Rondolino, occasione per ricordare il regista torinese scomparso prematuramente 10 anni fa, ma anche per omaggiare suo padre Gianni, motore e ispiratore del Tff e di tanta cultura cinematografica cittadina.
Fuori concorso poi proposte per tutti i gusti dal pop al cinema politico. Due grandi filoni di genere , l’Horror e il Western, sono protagonisti delle sezioni Crazies e Mezzogiorno di Fuoco. Completano il quadro delle proposte le opere restaurate della sezione Back to life , le scelte d’autore di Nuovi mondi e gli omaggi a Malcolm macdowell e a Mike Kaplan.
173 occasioni per assaporare l’esperienza di questo Festival metropolitano unico nel suo genere, andando anche a caso , seguendo l’intuizione o le disponibilità di orari e biglietti . Di solito ne vale la pena.
Simonetta Rho