“The Irishman”, l’ultimo film di Martin Scorsese, è approdato in poche sale italiane e solo in inglese. Ora però è visibile on demand sulla piattaforma Netflix. Gli esercenti hanno protestato, e anche qualche nostalgico del cinema che fu. Ma è comprensibile, perché è soltanto grazie a Netflix che Scorsese è stato in grado di realizzare questo film monumentale, rifiutato da molti produttori per i costi troppo alti: duecentonove minuti che non annoiano mai, grazie a una perfetta regia e a un cast stellare con Robert De Niro nella parte del veterano della seconda guerra mondiale e sicario della mafia Frank Sheeran, Joe Pesci nella parte del suo capo Russell Bufalino, e Al Pacino in quella del leader del potente sindacato dei trasporti Jimmy Hoffa, che costruisce il suo impero con l’aiuto della mafia e viene ucciso quando cerca di prenderne le distanze.
L’italo americano Scorsese è nel suo elemento nella descrizione a tratti nostalgica della vita a Little Italy, con i piccoli appartamenti stracolmi di ninnoli, i negozi di frutta e verdura, i ristoranti dove il pane casereccio viene spezzato e intinto nei bicchieri di vino. Non ha inventato nulla, o quasi. Protagonisti e comprimari sono realmente esistiti, e reali sono i fatti: dai furti dei quarti di bue che avvicinano Sheeran-De Niro al crimine organizzato agli omicidi su commissione, dallo spregiudicato uso dei fondi sindacali per costruire i casinò di Las Vegas alle commistioni tra la mafia che vuole tornare nell’ex paradiso dorato di Cuba e l’amministrazione Kennedy, che si imbarca nella disastrosa spedizione del 1961 alla Baia dei Porci per far cadere Castro.
A quasi cinquanta anni di distanza Scorsese ha fatto un film che regge il confronto con “Il padrino” di Francis Ford Coppola e Marlon Brando, ed è tutto detto. Per goderselo appieno, consiglio di approfittare di un altro vantaggio di Netflix: guardarlo in lingua originale con i sottotitoli. De Niro, Pesci e Pacino, che ringiovaniscono e invecchiano non con il tradizionale trucco, ma con gli effetti speciali della post-produzione, sono semplicemente perfetti.
gbg