Usato sicuro. E garantito. E’ una buona notizia la conferma di Emanuela Martini alla direzione del Torino film festival, mentre il Museo del cinema, al quale spetta la nomina, attraversa ancora momenti difficili che rischiano di oscurare gli ottimi risultati di visitatori. Tutti contenti, a cominciare da lei, con il Presidente della Mole, Laura Milani e gli altri quattro componenti del Comitato di gestione.
Per la Martini, il cui mandato era scaduto il 31 dicembre, ora c’è un altro contratto di due anni. Usato garantito, Emanuela Martini, anche perché ha saputo tenere ad ottimo livello la qualità e il prestigio del Tff, dopo una pesante eredità che aveva visto alternarsi al vertice primedonne come Moretti, Amelio, Virzì, direttori dei quali era stata silenziosa quanto indispensabile vice. Studiosa di cinema nota e apprezzata in Italia e all’estero, aperta senza preclusioni di principio a tutti i generi cinematografici, purché di qualità, attenta alla scoperta e alla valorizzazione di nuovi talenti e nuove tendenze, la Martini ha saputo mantenere alto il profilo del festival, ritoccandolo e rinnovandolo nel pieno rispetto della sua missione, conservando il “suo” pubblico e conquistando nuovi spettatori.