Il titolo originale di “Un tranquillo week-end di paura” , di John Boorman, è “Deliverance”, che letteralmente significa liberazione, ma anche, a seconda del contesto, salvezza, soccorso o verdetto. Una ambiguità che percorre tutto il quarto film che abbiamo selezionato per voi, ambientato sui monti Appalachi.
Quattro amici di Atlanta decidono di scendere in canoa l’immaginario fiume Cahulawassee, esplorando una zona destinata a scomparire per la costruzione di una diga. Il loro tranquillo fine settimana a contatto con la natura selvaggia – si girò in Georgia, sul fiume Chattooga – finisce in un disastro a causa della ostilità di un gruppo di locali. Scorrerà il sangue, e anche quelli che si salveranno dovranno fare i conti con la loro coscienza.
Tra gli attori, Burt Reynolds allora all’apice della fama, e un giovane e efficace John Voigt. Ma il successo del film, uscito nel 1972, si deve anche al ritmo incalzante dell’azione e alla splendida ambientazione. Destò a suo tempo scalpore una scena di stupro omosessuale, ma il momento forse più noto è l’amichevole duello chitarra-banjo tra uno dei quattro e un giovane handicappato del posto. Forse l’unico momento di serenità in in un’opera che riesce a fondere con maestria dramma, avventura e riflessione sul futuro della civiltà.